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Diffida dell’uomo che non muove la pancia quando ride (proverbio), mascherine, videochiamate niqab e Covid 19

Dice Grice della comunicazione: è “una attività razionale, cooperativa e finalizzata al raggiungimento di uno scopo”. Dunque utilizziamo la comunicazione con gli altri per tantissimi e differenti scopi: dare informazioni su di noi, sul nostro mondo interno e dunque su come stiamo e sulle nostre emozioni, sui nostri bisogni e necessità, sulla relazione che intercorre con la persona con cui stiamo comunicando, etc. Allo stesso tempo, utilizziamo la comunicazione per far fare qualcosa, per ottenere informazioni su qualcosa che per noi è importante o per condividere informazioni in nostro possesso. Da tutto questo emerge l’ennesima conferma che l’uomo è un animale profondamente sociale, che fa dello scambio di informazioni la ragione del proprio successo sulle altre specie. Non può sfuggire quanto il lock down abbia frustrato questa necessità fondamentale dell’essere umano. Continua la lettura di Diffida dell’uomo che non muove la pancia quando ride (proverbio), mascherine, videochiamate niqab e Covid 19

Gli stili di comunicazione, i social, Il Barbiere di Siviglia ovvero come difendersi da quello che temiamo (2°)

Dove eravamo rimasti ?…

Ah, sì…

Le differenti modalità di comunicazione, che abbiamo esaminato nel precedente post, nel momento in cui “atterrano” e mettono radici nelle varie tribune social si caricano di aspetti particolari, per le caratteristiche proprie di questi mezzi. In sostanza l’insulto, l’offesa o l’accettazione acritica di quanto viene detto o scritto sui social  acquista valenze diverse rispetto al fatto, ad esempio, di essere scritti .

E qui non possiamo fare a meno di partire da McLuhan e dalla sua famosa frase “il mezzo è il messaggio”.

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