Non se ne parla per niente, non se ne parla negli articoli che parlano degli effetti del Covid sulla nostra psiche, non se ne parla nei talk della sera; quello che è certo, però, è che i sogni sono diventati un argomento di tendenza come dimostrato nelle scorse settimane da Google trend, che analizza gli argomenti più di voga del momento; in cui la parola “sogni” e termini correlati come incubi è stata in vetta alla classifica dei termini più cercati . Come è certo che i miei, (solo i miei?) pazienti riferiscono in seduta di sogni più frequenti, più vividi, più strani e a volte con le caratteristiche degli incubi. D’altra parte sembra che realtà e sogni si siano scambiati la scenografia, una si ammanta di simboli onirici: strade vuote, gente con strani maschere, il silenzio che accompagna una vita che cammina al rallentatore; e l’altra è fatta di assembramenti, momenti conviviali, incontri e viaggi, tanti viaggi. Come ha detto qualcuno, stiamo vivendo un incredibile esperimento di massa in cui milioni di persone di diversa età, diversa condizione socio-economica e diversa cultura si trovano intrappolati in una condizione di isolamento più o meno stretto ma certamente diffuso. E i sogni fanno parte a pieno titolo di questa realtà. Come si sogna al tempo del Covid 19? Prima di cercare di dare una risposta a questa diffusa tendenza è bene farsi la domanda perché sogniamo, domanda che ha affascinato da sempre filosofi, religiosi, e scienziati sebbene il tema è difficile da afferrare.
Vediamo le diverse ipotesi fatte: Continua la lettura di I sogni in tempo di Covid: sogni di più? A tinte forti? Hai incubi?.. Tranquillo!! Sei in buona compagnia.
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Freud, le barzellette e i film … autoprodotti.
Che le barzellette, o i motti di spirito come le chiamava Freud, esprimano, spesso mascherandole, realtà a volte inconfessabili è a volte vero. Freud era convinto, infatti, che le barzellette avessero tutte un contenuto più o meno evidente di tipo sessuale e che queste permettessero a chi le racconta e a chi le ascolta di accedere a contenuti inconfessabili nascosti livello inconscio. Ora sappiamo che Freud, figlio della cultura sessuofobica della Vienna di fine ottocento, era un po’ “fissato” con il sesso e le tematiche sessuali. Forse le barzellette non sono tutte a sfondo sessuale ma quello che è certo che esse ci raccontano, in modo divertente, alcune profonde realtà del nostro modo di essere e di vivere. Eccone un esempio: Continua la lettura di Freud, le barzellette e i film … autoprodotti.
Sogno o son desto? Sogni, sogni ad occhi aperti, sogni lucidi (1)
Anche se la lingua italiana la parola sogno ha diverse significati, oggi vorrei affrontare questo argomento nella sua accezione più vera, quella dell’attività che si svolge di notte.
Il sogno è quello strano posto che tutte le notti abitiamo ma di cui ricordiamo molto poco al risveglio. Magico oltre che strano dato che lì non vale alcuna delle leggi che governano il nostro stato di veglia, non la legge di non contraddizione per cui una cosa non può essere se stessa ed il suo contrario. Non le leggi di spazio e tempo dato che nel sogno un “personaggio” può essere in più spazi e più tempi contemporaneamente: archeologia e futuro. O addirittura l’attore può nascondere contemporaneamente più personaggi. Nel sogno, se lo vediamo come un film, noi siamo sia il regista, il direttore della fotografia, chi fa la sceneggiatura, l’attore, lo spettatore e, in fondo, anche chi sta al botteghino del cinema. Il sogno, dobbiamo partire da questa osservazione, siamo noi con il nostro mondo conscio e inconscio e riguarda solo noi che sogniamo. Continua la lettura di Sogno o son desto? Sogni, sogni ad occhi aperti, sogni lucidi (1)