…. date le premesse del precedente post, vediamo a che punto siamo e dove potremmo trovarci tra qualche tempo. Già adesso utilizziamo senza saperlo queste tecnologie, basterebbe pensare all’assistente virtuale Siri utilizzato dai telefonini della Apple o ai servizi di Google. Questi ultimi, infatti, raccolgono una impressionante quantità di dati, così che spesso riescono a fornire risposte, ancor prima che venga formulata la domanda, essendo in grado di anticipare i nostri interessi, come un tragitto da compiere, il ristorante da scegliere o i prossimi impegni della settimana. Continua la lettura di Di ritorno da Udine: contento, perplesso e anche un po’ (molto) preoccupato … transumanesimo, ibernazione, trasferimento di coscienza e altro
Archivi categoria: internet
Parlami, ho tante cose da dirti… il domani, mondi morali e un cenno a Scorsese (2°)
Certamente non voglio fare una trattazione di tutti gli aspetti che l’evoluzione del rapporto medico paziente ci sta presentando e neppure fare un trattato di bioetica ma solo evidenziarne alcuni temi con cui medici e pazienti dovranno confrontarsi.
Ora dopo esserci tolti di dosso la storia, necessaria d’altra parte per capire l’oggi, veniamo a quanto abbiamo davanti e alle possibili soluzioni che possono essere prospettate. Se dovessi indicare un fenomeno che non solo sta modificando lo scenario attuale, ma ancor di più penso influenzerà il panorama della relazione medico paziente in futuro, direi la bioetica.
Gli stili di comunicazione, i social, Il Barbiere di Siviglia ovvero come difendersi da quello che temiamo (2°)
Dove eravamo rimasti ?…
Ah, sì…
Le differenti modalità di comunicazione, che abbiamo esaminato nel precedente post, nel momento in cui “atterrano” e mettono radici nelle varie tribune social si caricano di aspetti particolari, per le caratteristiche proprie di questi mezzi. In sostanza l’insulto, l’offesa o l’accettazione acritica di quanto viene detto o scritto sui social acquista valenze diverse rispetto al fatto, ad esempio, di essere scritti .
E qui non possiamo fare a meno di partire da McLuhan e dalla sua famosa frase “il mezzo è il messaggio”.