Archivi categoria: Mente di principiante

Le mappe mentali, gli Indù e John Lennon

Immaginiamo di voler andare in un paese lontano, diciamo la Scandinavia e, avendo del tempo a disposizione, vogliamo viaggiare in auto e non in aereo che sarebbe più veloce e pratico. Subito ci dotiamo di una cartina dell’Europa per studiare la strada migliore, quella che ci permette di visitare luoghi e città che pensiamo siano interessanti. Stendiamo la mappa e cominciamo a programmare il nostro viaggio: manutenzione della macchina, controllo delle gomme, dove dormire, dove mangiare etc. Continua la lettura di Le mappe mentali, gli Indù e John Lennon

Sono tornato … Siri Guido e Donatella, ovvero una storia vera sulla tecnologia

Vorrei raccontarvi una storia. Non è un racconto di fantasia ma una storia vera, divertentemente vera. Guido è un mio amico e  mi ha fatto una confessione: la moglie Donatella è molto gelosa di … Siri.
Siri è quella voce femminile che sugli Iphone risolve, chiama, delucida , e informa su tutto, dai ristoranti vegani e crudisti agli orari delle chiese cattoliche e protestanti e dei templi buddhisti. Continua la lettura di Sono tornato … Siri Guido e Donatella, ovvero una storia vera sulla tecnologia

Qui e ora: Maria e la fibromialgia, Filippo ed il gelato con il finale di J. Lennon.

La definizione “classica” di Mindfulness, secondo Kabat-Zinn, è “Consapevolezza ottenuta prestando attenzione allo svolgersi dell’esperienza con intenzione, nel presente qui ed ora, momento per momento ed in modo non giudicante”

Ad agosto scorso avevo scritto un post  sul termine qui e ora o momento presente in cui tra le altre cose dicevo: Gli studi sul funzionamento del cervello hanno dimostrato che quello che è stato definito “presente psicologico” dura tra i 2 e i 3 secondi ed è il tempo della nostra consapevolezza. Tale presente psicologico non è rappresentato da un unico momento ma piuttosto costituito da una serie di “mini-presenti” che la nostra mente fa affiorare alla nostra consapevolezza. C’è inoltre da osservare che è la nostra mente a decidere cosa “metterci” in questi mini-presenti. Dunque se ad esempio faccio una meditazione sulle sensazioni corporee, solo restando aperti all’esperienza in modo non giudicante possiamo ridurre il filtro della mente e portare la consapevolezza anche alle sensazioni più sottili e meno evidenti. Anche perché, a complicare il tutto, c’è l’osservazione che le diverse aree del nostro cervello misurano il tempo in modo differente; al punto che potremmo vedere e giudicare contemporanee esperienze che contemporanee non sono; o valutare come successive sensazioni che viceversa sono contemporanee.”  Vorrei riprendere il tema del momento presente, spinto anche da alcune riflessioni di una mia paziente e dall’osservazione di  mio nipote.  Continua la lettura di Qui e ora: Maria e la fibromialgia, Filippo ed il gelato con il finale di J. Lennon.

Mente di bambino, mente di Natale

Un babbo natale moooolto mindful

“Ma ha senso ripensare ai Natali dell’infanzia, quando aspettavi fingendo di dormire che venisse mattina? Ha senso ripensare ai Natali della giovinezza,quando si scalpitava aspettando di uscire incontro alla notte e all’abbraccio freddo di dicembre, una sciarpetta e via? Ha senso ripensare ai Natali dei figli piccoli, quando si inscenavano magnificenti messe in scena con tazzine sporche di caffè, biscottini sbriciolati e nonni compiacenti che simulavano gli zoccoli delle renne in balcone? Ma no. Ogni Natale è diverso, restano identiche le palline rosse dell’albero comprate quando eri incinta, qualche ghiacciolo di vetro che ha resistito da quando eri bambina, la voglia di canticchiare fa-la-la-la che non si estingue, le regolari corse al regalo buffo per il gusto di metterlo sotto l’albero, gatti inclusi. La diversità è nelle piccole cose che sogni per l’anno che viene, i progetti da organizzare, i libri da sottoporre a revisione (e quanto lo amo, il momento in cui fai le pulci a te stessa), quelli da leggere, quelli da immaginare, gli amici a cui pensare, i gatti che saltellano con circospezione intorno all’albero senza – incredibile- toccarlo. E il respiro profondo che fai, pensando che quel che conta è, ancora una volta, desiderare e immaginare. Per te, per chi ami, per voi, caro commentarium. Sottraetevi alle polemiche da social, tirate quel respiro, e vogliatevi bene.”

Dato che è Natale e siamo tutti buoni immagino che Loredana Lipperini in quanto vecchia amica (non lei, l’amicizia…) non mi denunci per plagio… Riprendo questo suo post su Facebook,  la cosa migliore che ho letto in giro in questo Natale, perché mi permette di fare alcune riflessioni e per rispondere alle sue domande pubblicamente.

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