#metoo: la ricreazione, il sesso e Flaubert

Prendo spunto da un post di Loredana Lipperini sul fenomeno #metoo: senza entrare nelle polemiche spicciole e, se volete, a bassa voce. Più che un postsessantottino, sono anche un presessantottino nel senso che sono “abbastanza vecchio” per essere stato a cavallo di quel periodo di cui, guarda caso, quest’anno celebreremo il cinquantennale. Continua la lettura di #metoo: la ricreazione, il sesso e Flaubert

Sogno o son desto? Sogni, sogni ad occhi aperti, sogni lucidi (1)

Anche se la lingua italiana la parola sogno ha diverse significati, oggi vorrei affrontare questo argomento nella sua accezione più vera, quella dell’attività che si svolge di notte.

Il sogno è quello strano posto che tutte le notti abitiamo ma di cui ricordiamo molto poco al risveglio. Magico oltre che strano dato che lì non vale alcuna delle leggi che governano il nostro stato di veglia, non la legge di non contraddizione per cui una cosa non può essere se stessa ed il suo contrario. Non le leggi di spazio e tempo dato che nel sogno un “personaggio” può essere in più spazi e più tempi contemporaneamente: archeologia e futuro. O addirittura l’attore può nascondere  contemporaneamente più personaggi. Nel sogno, se lo vediamo come un film, noi siamo sia il regista, il direttore della fotografia, chi fa la sceneggiatura, l’attore, lo spettatore e, in fondo, anche chi sta al botteghino del cinema. Il sogno, dobbiamo partire da questa osservazione, siamo noi con il nostro mondo conscio e inconscio e riguarda solo noi che sogniamo.  Continua la lettura di Sogno o son desto? Sogni, sogni ad occhi aperti, sogni lucidi (1)

Master di Neuroscienze e Meditazione: La Mindfulness il compostaggio e il botulino (3)

Tema dello scorso weekend è stata la Mindfulness (M) caposaldo del percorso MBSR. Non è facile sintetizzare in poche righe quanto proposto da Franco Cucchio, istruttore di Mindfulness di Motus Mundi di Padova. Non è facile perché i temi trattati e gli intrecci con la psicologia, le neuroscienze, ed i comportamenti umani sono stati tanti. Cercherò, dunque, di presentare gli aspetti che mi sono sembrati più intriganti ed illustrativi della Mindfulness, tralasciando quanto già presentato nel mio sito www.mindfulness-old.braphics.it.

Dato che la nostra mente “deve” categorizzare, definire e circoscrivere partiamo da quello che la M. non è,  per sgombrare subito il tavolo da alcune idee e percezioni false. Continua la lettura di Master di Neuroscienze e Meditazione: La Mindfulness il compostaggio e il botulino (3)

Complotti e Cospirazioni: balle spaziali? No, balle psicologiche

Un terzo degli americani è convinto che il riscaldamento globale sia una balla e, ancora, il 29% ed il 13% degli americani crede, rispettivamente, che gli alieni esistano e che Obama sia l’Anticristo. in Italia il 20% degli intervistati pensa che i vaccini non siano sicuri mentre il 17% dubita che questi siano realmente efficaci. Per non parlare delle scie chimiche e dei chip impiantati sotto pelle per controllare, a loro insaputa, le persone. D’altra parte che, per noi italiani, quella delle balle sia una storia che viene da lontano non è una novità: basterebbe pensare alla peste di Milano del 1630 quando si pensava fosse dovuta ad un gruppo di cospiratori, gli untori, che agenti del Diavolo o di figure politiche avrebbero diffuso la peste. Continua la lettura di Complotti e Cospirazioni: balle spaziali? No, balle psicologiche

Master di Neuroscienze e Meditazione: suggestioni, novità e approfondimenti. (2)

Il tema di questa settimana era, sintetizzando, la coscienza: dalla psicologia buddhista alle neuroscienze. Tema, indubbiamente, molto interessante dato che il tema della coscienza ha affascinato l’uomo da millenni: dai filosofi ai neurologi, agli studiosi di neuroscienze.

Tutti noi abbiamo una idea di cosa sia la coscienza, ma al momento di oggettivarla abbiamo difficoltà a definirne gli ambiti e cosa sia realmente. Ed è proprio la coscienza a cui il prof Raffone, neuroscienziato della Facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, ha dedicato la trascorsa sessione di 3 giorni del Master dell’Università di Udine Continua la lettura di Master di Neuroscienze e Meditazione: suggestioni, novità e approfondimenti. (2)

La Mindfulness è un navigatore intelligente?

“Meglio sapere dove andare e non sapere come arrivarci, piuttosto che sapere come e non sapere dove andare.” (Proverbio, credo, messicano)

Immaginate di essere appena arrivati in una città sconosciuta e di avere un appuntamento in una strada che ovviamente non avete la più piccola idea dove possa essere. Cosa fareste? Continua la lettura di La Mindfulness è un navigatore intelligente?

Master di Neuroscienze e Meditazione: suggestioni, novità e approfondimenti. Mindfulness e Psicanalisi (1)

Alcuni di voi, oltre ad altri amici, mi hanno chiesto cosa ci si dice per un anno nel “Master di Neuroscienze e Meditazione” che si tiene all’Università di Udine. Volendo venir incontro a tale curiosità ho pensato di utilizzare questo blog per darvi un rendiconto, che spero interessante, dei vari contributi che via via verranno dai vari relatori.

Il Master ha la durata di un anno e si svolge in incontri mensili della durata di 3 giorni. Oltre a lezioni frontali ogni giorno ci sono  momenti di meditazione. Ogni incontro approfondisce la relazione tra Mindfulness e vari aspetti del mondo psichico: dalla Psicanalisi agli effetti della Realtà Virtuale, dalla memoria al funzionamento cerebrale, dalla autotrascendenza alla empatia, etc. Il tema della scorsa settimana era Mindfulness (M) e Psicanalisi (P) tenuto dal Dr Graziano Graziani, che ha messo in evidenza alcune similitudini tra questi percorsi. Continua la lettura di Master di Neuroscienze e Meditazione: suggestioni, novità e approfondimenti. Mindfulness e Psicanalisi (1)

L’esperimento del silenzio

…. Bene, essendosi risolto il problema del braccio rotto, torniamo a dove ci eravamo lasciati. All’esperimento del silenzio.

Questo esperimento, evidentemente, non ha alcun valore scientifico ma solo quello aneddotico  di vedere cosa ci succede se ci concediamo il “lusso” di stare in silenzio e vedere quello che succede.   Continua la lettura di L’esperimento del silenzio

oooops ….

Ooooops … si per questa frattura sarò anch’io un po’ in silenzio. Perciò dovremo aspettare un po’ per avere un commento all’esperimento proposto.

Volevo, però, fin da ora ringraziare i tanti che hanno voluto condividere le loro impressioni, scoperte ed esperienze dell'”esperimento”. Vi ringrazio perché quello che avete avuto la generosità di condividere è tutto molto ricco e interessante.

 

A presto !!

Silenzio … un esperimento (1°)

Silenzio. Abbiamo tanti tipi di silenzio, ognuno con le sue caratteristiche: quello agito come forma di comunicazione (vedi gli assiomi sulla comunicazione della scuola di Palo Alto e di Watzlawick) e di cui abbiamo già parlato, quello omertoso e colpevole di chi tace pur essendo a conoscenza di fatti delittuosi. Quello imbarazzato davanti a chi ci fa presente un nostro errore. Quello della paradossale opera musicale  “4:33” di Cage in cui  tutti gli strumenti tacciono e dove gli unici suoni sono rappresentati da quelli occasionali di fondo che gli stessi spettatori producono: un colpo di tosse, lo scricchiolio di una sedia etc e di conseguenza sarà ogni volta diverso perché diversi saranno i suoni. Quello cui siamo costretti quando la natura ci sorprende attraverso un tramonto coinvolgendoci in modo profondo. C’è il silenzio acustico, esterno, quello che ricerchiamo quando il livello del rumore presente nelle nostre vite diventa insopportabile e poi c’è quello interiore estremamente raro. Se infatti osserviamo, in silenzio appunto, la nostra mente vediamo che questa continuamente viaggia dal passato al futuro, da un dolore o rimpianto a un progetto, una scadenza o una preoccupazione del futuro. Per usare le parole di Kabat Zinn non siamo mai dove siamo. Ma di questo parleremo tra un po’ a proposito dell’esperimento che vi voglio proporre.

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