Non se ne parla per niente, non se ne parla negli articoli che parlano degli effetti del Covid sulla nostra psiche, non se ne parla nei talk della sera; quello che è certo, però, è che i sogni sono diventati un argomento di tendenza come dimostrato nelle scorse settimane da Google trend, che analizza gli argomenti più di voga del momento; in cui la parola “sogni” e termini correlati come incubi è stata in vetta alla classifica dei termini più cercati . Come è certo che i miei, (solo i miei?) pazienti riferiscono in seduta di sogni più frequenti, più vividi, più strani e a volte con le caratteristiche degli incubi. D’altra parte sembra che realtà e sogni si siano scambiati la scenografia, una si ammanta di simboli onirici: strade vuote, gente con strani maschere, il silenzio che accompagna una vita che cammina al rallentatore; e l’altra è fatta di assembramenti, momenti conviviali, incontri e viaggi, tanti viaggi. Come ha detto qualcuno, stiamo vivendo un incredibile esperimento di massa in cui milioni di persone di diversa età, diversa condizione socio-economica e diversa cultura si trovano intrappolati in una condizione di isolamento più o meno stretto ma certamente diffuso. E i sogni fanno parte a pieno titolo di questa realtà. Come si sogna al tempo del Covid 19? Prima di cercare di dare una risposta a questa diffusa tendenza è bene farsi la domanda perché sogniamo, domanda che ha affascinato da sempre filosofi, religiosi, e scienziati sebbene il tema è difficile da afferrare.
Vediamo le diverse ipotesi fatte: Continua la lettura di I sogni in tempo di Covid: sogni di più? A tinte forti? Hai incubi?.. Tranquillo!! Sei in buona compagnia.
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Il cambiamento, Etty Hillesum, una frittata senza rompere le uova, molta confusione sotto il cielo grande opportunità
Avevo già in precedenza accennato al tema cambiamento, ma siamo a fine anno e vale l pena di aggiungere qualche altra riflessione. È il momento di aggiornare l’agenda, impegni e promesse di dieta e attività fisica per il prossimo anno. Il tutto nella previsione (presunzione?) che tutto filerà via liscio come il solito: il venerdì la partita di calcetto, il week end fuori porta, la sveglia tutte le mattine alla solita ora etc. Non é detto, però, che quanto previsto avverrà realmente come noi l’avevamo immaginato. È molto probabile, invece, che dei cambiamenti nei nostri piani qua e là si verificheranno; perché il cambiamento è l’unica certezza che il futuro ci riserva … il resto è opzionale.
Sogno o son desto? Sogni, sogni ad occhi aperti, sogni lucidi (1)
Anche se la lingua italiana la parola sogno ha diverse significati, oggi vorrei affrontare questo argomento nella sua accezione più vera, quella dell’attività che si svolge di notte.
Il sogno è quello strano posto che tutte le notti abitiamo ma di cui ricordiamo molto poco al risveglio. Magico oltre che strano dato che lì non vale alcuna delle leggi che governano il nostro stato di veglia, non la legge di non contraddizione per cui una cosa non può essere se stessa ed il suo contrario. Non le leggi di spazio e tempo dato che nel sogno un “personaggio” può essere in più spazi e più tempi contemporaneamente: archeologia e futuro. O addirittura l’attore può nascondere contemporaneamente più personaggi. Nel sogno, se lo vediamo come un film, noi siamo sia il regista, il direttore della fotografia, chi fa la sceneggiatura, l’attore, lo spettatore e, in fondo, anche chi sta al botteghino del cinema. Il sogno, dobbiamo partire da questa osservazione, siamo noi con il nostro mondo conscio e inconscio e riguarda solo noi che sogniamo. Continua la lettura di Sogno o son desto? Sogni, sogni ad occhi aperti, sogni lucidi (1)
Houston, abbiamo un problema, ma nella vita reale Houston di solito non risponde…
Durante la missione Apollo 13, che prevedeva la discesa di un modulo lunare, si verificarono una serie di problemi che portarono all’insuccesso della missione stessa e che fece correre all’equipaggio rischi seri. Nel libro scritto dal capo missione e ripreso anche nel film Apollo 13 viene citata la frase che da il titolo a questo post e che è diventato nel tempo una frase che a volte utilizziamo: Houston abbiamo avuto un problema.
Tutti noi nella vita, prima o poi, ci troviamo davanti a dei bivi che ci vengono posti dalla necessità di risolvere un problema; ben sapendo che ciò che sceglieremo condizionerà in modo importante gli anni futuri. Il problema potrà essere la nostra collocazione nella società con la scelta di una professione o di una facoltà universitaria che escluderà, ovviamente, tutte le altre. Spesso il problema nasce da una crisi che impone una scelta drastica come continuare un rapporto affettivo oppure troncarlo. Oppure se accettare e accogliere una gravidanza indesiderata. In genere i bivi “peggiori” sono quelli che ci impongono, come in questi ultimo caso, azioni definitive e da cui non è possibile tornare indietro.
La paura fa…90, 180, 270. E se fosse solo la mia Ombra…
Paura di … morte, immigrati, violenza, volare, futuro, situazione economica, terrorismo, perdita della posizione raggiunta, sicurezza economica (per chi ce l’ha e per chi non sa se mai l’avrà…), furti con o senza violenza, condizioni meteorologiche avverse con annessi tornado, terremoti, maremoti, fulmini, allagamenti, senza contare serpenti, ragni, squali, pipistrelli, buio, rottura del computer (cosiddetto impallamento…) e della macchina, ascensore rotto, dolore fisico e/o malattie (ovviamente attese quelle più drammatiche e devastanti … ), giudizio altrui e di non essere amati e riconosciuti, traffico. Grandi ed esistenziali paure insieme a piccole e insignificanti. E potrei continuare così per tutte le 1200 parole, circa, di questo post. Ci sono forse tante paure, in genere combinate, quanti sono gli abitanti della terra. L’oggetto di queste paure a volte è giustificato, a volte improbabile , altre infine francamente assurdo. Alcune sono paure sane, altre patologiche.
Ma, cosa è la paura?
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