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Qui e ora: Maria e la fibromialgia, Filippo ed il gelato con il finale di J. Lennon.

La definizione “classica” di Mindfulness, secondo Kabat-Zinn, è “Consapevolezza ottenuta prestando attenzione allo svolgersi dell’esperienza con intenzione, nel presente qui ed ora, momento per momento ed in modo non giudicante”

Ad agosto scorso avevo scritto un post  sul termine qui e ora o momento presente in cui tra le altre cose dicevo: Gli studi sul funzionamento del cervello hanno dimostrato che quello che è stato definito “presente psicologico” dura tra i 2 e i 3 secondi ed è il tempo della nostra consapevolezza. Tale presente psicologico non è rappresentato da un unico momento ma piuttosto costituito da una serie di “mini-presenti” che la nostra mente fa affiorare alla nostra consapevolezza. C’è inoltre da osservare che è la nostra mente a decidere cosa “metterci” in questi mini-presenti. Dunque se ad esempio faccio una meditazione sulle sensazioni corporee, solo restando aperti all’esperienza in modo non giudicante possiamo ridurre il filtro della mente e portare la consapevolezza anche alle sensazioni più sottili e meno evidenti. Anche perché, a complicare il tutto, c’è l’osservazione che le diverse aree del nostro cervello misurano il tempo in modo differente; al punto che potremmo vedere e giudicare contemporanee esperienze che contemporanee non sono; o valutare come successive sensazioni che viceversa sono contemporanee.”  Vorrei riprendere il tema del momento presente, spinto anche da alcune riflessioni di una mia paziente e dall’osservazione di  mio nipote.  Continua la lettura di Qui e ora: Maria e la fibromialgia, Filippo ed il gelato con il finale di J. Lennon.

Il momento presente: il qui e ora. La fisica quantistica e le neuroscienze

Più volte abbiamo fatto riferimento al cosiddetto momento presente, il  “qui e ora”, punto centrale della meditazione Mindfulness e di tante pratiche orientali di meditazione . Potrebbe sembrare che questo argomento abbia delle valenze per così dire solo filosofiche; ma le cose sono più complicate e riverberano nella nostra vita di ogni giorno. Vediamo perché.

Secondo il nostro comune sentire  e le nostre percezioni, il tempo non è altro che il dipanarsi continuo di momenti successivi; momenti che inevitabilmente scorrono uno dopo l’altro e senza possibilità di percorrere in avanti e a ritroso questo svolgersi di momenti. Tralascio volutamente quest’ultimo aspetto così visitato dalla fantascienza e dal cinema, basterebbe citare Ritorno al Futuro, tenendo presente che la Fisica quantistica lo ha teorizzato come possibile, e restiamo sul tema del momento presente. Continua la lettura di Il momento presente: il qui e ora. La fisica quantistica e le neuroscienze

Benvenuti

… e la storia continua…

occupare il presente
Occupare il presente

Sì, perché alla fine del percorso, che qualcuno affetto da insonnia avrà avuto la pazienza di leggere, può valere la pena di “leggere” la vita e il mondo della scienza secondo nuovi paradigmi che ci permettano di capire meglio il mondo che ci circonda. La lente  attraverso cui osservare la realtà, come il nostro ipotetico insonne avrà avuto modo di osservare , è quella della consapevolezza. Concetto su cui avremo modo di ritornare.

Questo spero possa diventare un luogo privilegiato dove cercare di condividere, pacatamente, nuovi modi di vedere la realtà, appunto, con consapevolezza.

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